
Il turista cinese in Liguria tra cultura, arte ed enogastronomia
Tag:Alberghi, Anno 2016, Arrivi e Presenze, Costi e Ricavi, Economia, Giovani, Impresa, Italia, Lavoro, Liguria, Marketing, Marketing strategico, Marketing turistico, Ospitalità italiana, Osservatorio Turistico Regionale della Liguria, Pianeta Turismo, Politiche Turistiche, Prodotto Interno Lordo, Report, Strutture alberghiere, Strutture extralberghiere, Strutture ricettive, Sviluppo strategico, Turismo cinese, Turismo in Liguria, Turismo internazionale, Turismo straniero, Unione Albergatori Provincia di Savona, Upa Savona, VacanzaL’Osservatorio Turistico Regionale ha realizzato nel 2016 un approfondimento sul mercato cinese.
Il focus si inserisce all’interno della customer care, indagine sulla soddisfazione per la vacanza che investe ogni anno circa 2.000 turisti italiani e stranieri che soggiornano nelle destinazioni liguri.
L’indagine permette di conoscere i comportamenti turistici e di consumo dei turisti cinesi che soggiornano nella regione, nonché il loro grado di soddisfazione rispetto alla vacanza che stanno svolgendo.
L’obiettivo è monitorare la qualità del prodotto turistico e la percezione da parte del mercato attuale, acquisire punti di forza e criticità relative ai principali prodotti turistici della regione.
Le principali informazioni che lo studio ha permesso di rilevare riguardano:
– dimensionamento e caratteristiche strutturali del turismo nella regione;
– comportamenti di vacanza (motivazioni, canali di comunicazione, modalità di prenotazione, mezzi di trasporto ecc);
– grado di soddisfazione sull’offerta turistica del territorio;
– spesa turistica individuale effettuata sul territorio.
Lo scopo è quello di fornire informazioni utili, sia alle istituzioni che agli operatori, per comprendere le caratteristiche del mercato cinese ed elaborare strategie efficaci di intercettazione e fidelizzazione del mercato cinese.
I turisti cinesi all’estero sono passati da 20 milioni nel 2000 a 109 milioni nel 2014, posizionandosi tra i top spenders nel 2015 con 292,2 miliardi di dollari, seguiti dagli statunitensi (112,9 miliardi di dollari) e dai tedeschi (77,5 miliardi di dollari).
Tra i fattori che hanno contribuito alla crescita dei viaggiatori cinesi nel mondo: la crescita del PIL e il calo del prezzo del petrolio, l’aumento dei nuovi mercati cinesi provenienti dalle città secondarie, le nuove normative sulle vacanze, e un cambiamento negli stili di vita che vede nel turismo uno dei modelli più importanti di consumo per i cinesi.
I turisti cinesi che scelgono l’estero si possono dividere in due grandi gruppi: quelli nati tra il 1940 e il 1950 in pensione e la nuova generazione di studenti.
Oltre il 70% dei viaggiatori cinesi si muove con gli amici o la famiglia e sceglie le destinazioni motivato dal passaparola di amici e parenti, dalla possibilità di reperire informazioni su internet, o dai consigli dell’agenzia di viaggi.
Solo il 25% dei turisti cinesi viaggia in gruppi organizzati, il 75% si muove da solo.
I cinesi, come è noto amano lo shopping di lusso, e sebbene tra le tipologie di alloggio sono soliti scegliere hotel di alta categoria, ultimamente sono portati a scegliere anche formule di alloggio più economiche e confortevoli.
Per il 58% dei turisti cinesi l’aspetto ritenuto più importante quando si viaggia all’estero è la possibilità di pagare con carte di credito cinesi, e trovare negli hotel personale che parli cinese, ma anche guide e mappe in lingua (49%) ed il wi-fi gratuito, ritenuto aspetto fondamentale per il 54% degli intervistati.
Tra questi aspetti il 42% degli intervistati indica come necessario da migliorare soprattutto la preparazione dello staff che parli il cinese (42%).
Tra le regioni è il Veneto ad accogliere il numero maggiore di questi flussi (25%), seguito dalla Toscana, Lazio e Lombardia. La Liguria accoglie il 3% degli arrivi cinesi ed il 2% delle presenze.
In Liguria nel 2016 si sono registrate 90 mila presenze di turisti cinesi nelle strutture ricettive, con una leggera frenata sul 2015 (112.443 presenze), ma ancora in aumento del 23% rispetto al 2014.
E’ l’estate il periodo preferito dai turisti cinesi che scelgono la Liguria, con una concentrazione dei flussi nel mese di luglio (14.373) seguito da agosto (13.088) e giugno (9.971), bene anche l’autunno e la primavera.
Nel 2016 il turista cinese in Liguria è alla ricerca della cultura nelle città d’arte (89%) e solo in misura residuale al mare (9%). Oltre la metà soggiorna in Liguria da 4 a 6 notti.
Molto interessanti le quote relative ai turisti motivati dall’esclusività della destinazione Liguria (35,7%) e dall’enogastronomia (31,5%).
E’ il web ad influenzare fortemente le decisioni di viaggio anche dei cinesi (60,6%), in particolare attraverso i social network (34,2%) ma anche per le offerte online (14,9%) e per le info (14,6%).
Più degli altri turisti stranieri, quelli cinesi sono laureati (40%) e lavorano praticamente tutti (94%) come professionisti o lavoratori autonomi, fatta eccezione per alcuni studenti (4%) e pensionati (2%).
Lo stato civile prevalente tra i turisti è quello dei single (60%) mentre solo il 19% è sposato con figli.
Il 59% viaggia da solo, il 26% con amici ed il 11% usufruisce di viaggi organizzati. Il 14,9% dei turisti ha già visitato l’Italia.
I turisti cinesi in Liguria attribuiscono una valutazione pari a 8,1 su un massimo di 10, apprezzando particolarmente l’offerta hi-tech del wi-fi gratuito nel territorio, la mobilità pubblica, la sostenibilità ambientale e l’offerta culturale, mentre nelle imprese turistiche la professionalità dei dipendenti e la qualità e tipicità della ristorazione.
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