
Turismo: a settembre in vacanza oltre 9 milioni di italiani
Tag:Anno 2017, Bernabò Bocca, Economia, Federalberghi, Indagine, Istituto ACS Marketing Solutions, Italia, VacanzaSecondo un’indagine sulle vacanze degli italiani, realizzata da Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions, più di 9 milioni di italiani, pari al 14,9% della popolazione, effettuerà almeno un giorno di vacanza durante questo mese di settembre.
Il dato è in crescita rispetto al 2016, quando andò in vacanza a settembre il 13,9% della popolazione.
Per 7,5 milioni di persone (12,4% degli italiani, contro il 9,2% del 2016) si tratterà della vacanza principale dell’estate (quella più lunga o più economicamente rilevante), mentre gli altri 1,5 milioni si concederanno un supplemento di relax durante i week end.
“Le previsioni per il mese di settembre – sottolinea Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – inducono a guardare con ottimismo alla chiusura della stagione estiva, che è stata sin qui contrassegnata da un andamento medio più che positivo. La vacanza a settembre offre al turista grandi vantaggi: su tutti, la possibilità di godere della bellezza dei posti senza affollamento e senza code e di usufruire di prezzi più competitivi. Il vantaggio è evidente anche per le destinazioni e le comunità locali, che sempre più spesso devono misurarsi con la ricerca di un giusto equilibrio tra tutela dell’ambiente e sviluppo economico, libertà di circolazione dei turisti e benessere dei residenti”.
Come evidenzia Bocca, “per sfruttare al meglio questo filone occorrono adeguate politiche di destagionalizzazione. Gli alberghi fanno da sempre la propria parte, adottando durante la bassa stagione politiche di prezzi flessibili, ma occorre l’impegno di tutta la filiera (negozi, servizi, trasporti, attrazioni, etc.) affinché le località restino “aperte” più a lungo, offrendo condizioni attrattive, ed il sostegno delle istituzioni, per incentivare il turismo in bassa stagione e per alleviare il peso degli oneri fiscali e contributivi a carico delle imprese. Nel mese di settembre, le imprese del turismo danno lavoro a circa un milione e centomila lavoratori, che scendono a ottocentotrentamila a novembre. Se si riuscisse a prolungare la stagione di due mesi, si produrrebbe un aumento immediato dell’occupazione, con effetti concreti per più di trecentomila persone, in massima parte di giovane età: quasi il 70% ha meno di quarant’anni e il 44% meno di trenta. Ci auguriamo quindi che la prossima legge di bilancio tenga in adeguata considerazione il grande contributo che il settore turismo può dare al mercato del lavoro”.