
Patto del lavoro nel turismo: 3,8 milioni di bonus assunzionali per le imprese
Tag:Anno 2019, Economia, Impresa, Innovazione, Italia, Lavoro, Liguria, Ligurian Rviera, Marketing, Marketing strategico, Marketing turistico, Offerta turistica, Patto del Lavoro, Pianeta Turismo, Politiche Turistiche, Prodotto Interno Lordo, Regione Liguria, Unione Albergatori Provincia di Savona, Upa Savona, Valore aggiunto del turismoRegione Liguria ha aperto il nuovo bando del patto per il lavoro nel turismo, rivolto ad aziende del settore turistico che assumano a tempo indeterminato, stabilizzino tempi determinati con contratti a tempo indeterminato o avviino contratti stagionali di durata pari o superiore agli otto mesi.
Quest’anno il patto per il lavoro nel turismo tra Regione Liguria, sindacati e associazioni datoriali è stato rinnovato con 3,8 milioni di euro a disposizione delle imprese.
Oltre alle strutture ricettive, possono usufruire dei bonus assunzionali gli stabilmenti balneari e, in questa nuova versione, anche gli esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, con l’obiettivo di incentivare la destagionalizzazione e una maggiore qualità del lavoro.
In particolare, i bonus assunzionali sono previsti per l’assunzione di lavoratori che si trovino nello stato di non occupazione o che svolgano un’attività che dia un reddito inferiore a quello minimo (8.000 euro nel caso di lavoratori dipendenti, 4.800 euro nel caso di lavoratori autonomi).
Una quota di 300.000 euro è riservata a chi assume allievi in uscita dai corsi di formazione regionali.
Tutta la documentazione e le informazioni sono disponibili sul sito di Filse | Maggiori informazioni
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Albergatori sul piede di guerra se l’Iva sale al 23%
Tag:Alberghi, Anno 2019, Arrivi e Presenze, Costi e Ricavi, Economia, Impresa, Italia, Lavoro, Liguria, Ligurian Riviera, Marketing, Marketing strategico, Marketing turistico, Offerta turistica, Pianeta Turismo, Politiche Turistiche, Prodotto Interno Lordo, Provincia di Savona, Regione Liguria, Tassazione, Tasse e tributi, Turismo internazionale, Turismo nazionale, Unione Albergatori Provincia di Savona, Upa Savona, Valore aggiunto del turismoCome Unione Provinciale Albergatori di Savona siamo molto preoccupati per il probabile aumento dell’iva dal 10 al 23%.
La folle proposta del Movimento 5 Stelle potrebbe mettere seriamente in crisi il settore turistico della provincia savonese, colonna portante della nostra economia per incidenza sul pil e posti di lavoro creati.
Siamo di fronte ad una vera e propria stangata, che rischia di ammazzare l’industria turistica già fortemente penalizzata dalla concorrenza straniera.
Aumentare l’iva di 13 punti percentuali, significa andare completamente fuori mercato con un notevole incremento dei costi per i nostri clienti.
Con questa misura, inoltre, verrebbero notevolmente penalizzati soprattutto gli stranieri, che rappresentano oltre il 50% dei turisti della nostra provincia.
Come albergatori siamo pronti a far sentire la nostra voce: se l’aumento venisse confermato, siamo pronti a chiudere gli alberghi e a scendere in piazza con una grande manifestazione sotto le finestre di Montecitorio.
I turisti che dovessero pagare l’albergo con carte di credito o bancomat, cioè in modalità tracciabile, successivamente verrebbero rimborsati dell’aggravio, attraverso un credito d’imposta che andrebbe a scalare l’imposizione fiscale a carico del contribuente.
Ai titolari di redditi incapienti, invece, verrebbe inviato un rimborso cash.
La restituzione dell’aggravio dell’iva sarebbe comunque una sciocchezza, in quanto creerebbe comunque un contraccolpo alla liquidità delle famiglie tra il momento in cui sarebbero avvenuti i pagamenti e quello in cui verrebbero rimborsati.
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L’Unione Provinciale Albergatori di Savona compie vent’anni: una storia che si rinnova
Tag:Anno 2019, Consiglio Generale UPASV, Economia, Impresa, Innovazione, Italia, Lavoro, Liguria, Ligurian Rviera, Loano 2 Village, Marketing, Marketing strategico, Marketing turistico, Offerta turistica, Pianeta Turismo, Politiche Turistiche, Prodotto Interno Lordo, Regione Liguria, Statuto associativo, Turismo sostenibile, Unione Albergatori Provincia di Savona, Upa Savona, Valore aggiunto del turismoLunedì pomeriggio al Loano 2 Village si è riunito il Consiglio Generale dell’Unione Provinciale Albergatori di Savona in occasione del ventennale di fondazione dell’UPA e per la modifica dello statuto associativo.
All’incontro hanno partecipato, oltre agli albergatori della provincia savonese, numerosi amministratori locali e regionali e gli onorevoli liguri Sara Foscolo, Paolo Ripamonti e Franco Vazio.
Come Associazione abbiamo sottolineato agli onorevoli presenti in sala l’impellente necessità di semplificare le procedure e gli adempimenti burocratici e ridurre le tasse statali.
L’eccesso di oneri fiscali e di adempimenti burocratici, che generano ulteriori costi e lavoro per la loro gestione, penalizzano le aziende turistiche, che oggi rappresentano una delle poche economie trainanti in provincia di Savona.
Come UPA chiediamo di pagare meno imposte per poter tornare a far registrare una crescita dell’indice di redditività delle imprese turistiche savonesi rispetto agli investimenti fatti.
Attualmente, l’indice di redditività delle nostre aziende è inferiore al 3%, troppo bassa per giustificare nuovi investimenti per provare a rimanere competitivi sul mercato nazionale ed internazionale.
Nonostante la domanda turistica sia in costante crescita, le imprese sono in sofferenza e subiscono un turismo di massa, limitato prevalentemente nei fine settimana.
Fino a quando continueremo ad offrire una destinazione invece di un prodotto emozionale per una vacanza utile, non riusciremo mai ad essere più attrattivi dei nostri principali competitor.
Il Consiglio Generale, riunito in occasione del ventesimo compleanno dell’associazione, ha approvato il nuovo statuto.
Con questa modifica, l’UPA si trasforma da associazione di associazioni ad associazione d’imprese, in modo da garantire una rappresentanza univoca e le singole rappresentanze del territorio.
Le strutture ricettive aderenti all’UPA continueranno infatti ad avere una propria delegazione con un referente che si occuperà della gestione delle problematiche e delle richieste locali.
Negli ultimi vent’anni sono cambiati i bisogni, le necessità e le aspettative delle imprese associate, che sono il cuore e l’anima dell’associazione.
Per far fronte a questi cambiamenti è necessario voltare pagina, riscrivere la storia di quest’associazione creando una nuova struttura che sia in grado di soddisfare i bisogni e le necessità e fare in modo che il senso di appartenenza all’Unione si rinnovi e sia sempre forte ed i suo aderenti abbiano sempre piena fiducia nel lavoro della stessa associazione.