
Albergatori sul piede di guerra se l’Iva sale al 23%
Tag:Alberghi, Anno 2019, Arrivi e Presenze, Costi e Ricavi, Economia, Impresa, Italia, Lavoro, Liguria, Ligurian Riviera, Marketing, Marketing strategico, Marketing turistico, Offerta turistica, Pianeta Turismo, Politiche Turistiche, Prodotto Interno Lordo, Provincia di Savona, Regione Liguria, Tassazione, Tasse e tributi, Turismo internazionale, Turismo nazionale, Unione Albergatori Provincia di Savona, Upa Savona, Valore aggiunto del turismoCome Unione Provinciale Albergatori di Savona siamo molto preoccupati per il probabile aumento dell’iva dal 10 al 23%.
La folle proposta del Movimento 5 Stelle potrebbe mettere seriamente in crisi il settore turistico della provincia savonese, colonna portante della nostra economia per incidenza sul pil e posti di lavoro creati.
Siamo di fronte ad una vera e propria stangata, che rischia di ammazzare l’industria turistica già fortemente penalizzata dalla concorrenza straniera.
Aumentare l’iva di 13 punti percentuali, significa andare completamente fuori mercato con un notevole incremento dei costi per i nostri clienti.
Con questa misura, inoltre, verrebbero notevolmente penalizzati soprattutto gli stranieri, che rappresentano oltre il 50% dei turisti della nostra provincia.
Come albergatori siamo pronti a far sentire la nostra voce: se l’aumento venisse confermato, siamo pronti a chiudere gli alberghi e a scendere in piazza con una grande manifestazione sotto le finestre di Montecitorio.
I turisti che dovessero pagare l’albergo con carte di credito o bancomat, cioè in modalità tracciabile, successivamente verrebbero rimborsati dell’aggravio, attraverso un credito d’imposta che andrebbe a scalare l’imposizione fiscale a carico del contribuente.
Ai titolari di redditi incapienti, invece, verrebbe inviato un rimborso cash.
La restituzione dell’aggravio dell’iva sarebbe comunque una sciocchezza, in quanto creerebbe comunque un contraccolpo alla liquidità delle famiglie tra il momento in cui sarebbero avvenuti i pagamenti e quello in cui verrebbero rimborsati.
. albergatori albergatori albergatori .

Due questioni su scontrini e ricevute fiscali all’attenzione del Ministro Tria
Tag:Alberghi, Anno 2019, Arrivi e Presenze, Costi e Ricavi, Economia, Impresa, Italia, Lavoro, Liguria, Ligurian Riviera, Marketing, Marketing strategico, Marketing turistico, Offerta turistica, Pianeta Turismo, Politiche Turistiche, Prodotto Interno Lordo, Provincia di Savona, Regione Liguria, Ricevute fiscali, Tassazione, Tasse e tributi, Turismo internazionale, Turismo nazionale, Unione Albergatori Provincia di Savona, Upa Savona, Valore aggiunto del turismoIn questi giorni cimentandoci negli adempimenti sull’obbligo di memorizzazione e trasmissione online di scontrini/ricevute ci siamo imbattuti in un problema e in un provvedimento quanto meno bizzarro:
1) il 1° luglio per chi ha volumi di affari superiori a 400.000 euro scatta l’obbligo degli scontrini online (per tutti gli altri si parte dal 1° gennaio 2020). A meno di 45 giorni dall’ora x dei due strumenti utilizzabili per adempiere: uno la procedura web non è ancora online è considerato che adesso (si spera!) dovrebbe iniziare la “stagione” del lavoro anche se dovesse essere in linea a giugno manca materialmente il tempo per impararne l’uso e la familiarità; l’altro, l’uso dei registratori di cassa telematici, sconta il ritardo nell’emanazione delle specifiche tecniche con fornitori e venditori in oggettiva difficoltà a far fronte alle richieste delle imprese! In sintesi nessuno si vuol sottrarre ai nuovi obblighi tuttavia è auspicabile l’esser messi nella condizione di poterlo fare secondo modalità e tempistiche ragionevoli, pertanto la proroga al 1° gennaio 2020 dell’obbligo penso che sia una richiesta ragionevole e sensata!
2) Nel nostro paese dal 1° gennaio 2020 dovrebbe andar in scena la “lotteria delle ricevute/scontrini” nel senso che per ogni euro di spesa si avrà diritto a 10 biglietti virtuali, con una maggiorazione del 20% se si paga con la carta di credito, che parteciperanno ad estrazioni mensili e annuali! È chiaro lo scopo di lotta all’evasione fiscale. Tuttavia, nella mia più che probabile follia, ritenevo che lo Stato potesse/dovesse agire usando strumenti come i controlli, la detrazione dalle tasse delle spese sostenute, il favorire la riduzione dei costi connessi all’uso delle carte di credito, ecc. ma non inventandosi una lotteria con buona pace di tutte le dichiarazioni di voler combattere le ludopatie!
A quando la Lotteria di Capodanno per chi paga le tasse?
Francamente, visto anche l’antecedenza del provvedimento, mi auguro che si lasci da parte la Riffa del Fisco e si proceda su percorsi rigorosi ed efficaci meno fantasiosi ma, a mio modesto parere, più sensati!
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Nuove tariffe acqua: strutture ricettive colpite da aumenti tariffari
Tag:Acqua, Alberghi, Anno 2018, Arera, Arrivi e Presenze, Comuni, Costi e Ricavi, Economia, Impresa, Italia, Italian Riviera, Lavoro, Liguria, Marketing, Marketing strategico, Marketing turistico, Ospitalità italiana, Pianeta Turismo, Provincia di Savona, Strutture alberghiere, Strutture extralberghiere, Strutture ricettive, Tasse e tributi, Turismo in Liguria, Turismo internazionale, Turismo nazionale, Unione Albergatori Provincia di Savona, Upa SavonaLe strutture ricettive della provincia di Savona sono fortemente colpite dalle nuove tariffe dell’acqua previste dalla deliberazione ARERA che ha approvato il Testo Integrato Corrispettivi Idrici.
Come Unione Provinciale Albergatori di Savona, riteniamo che sia sbagliato che gli albergatori, che rappresentano una realtà essenziale nell’economia del territorio, vengano così penalizzati e ancora una volta spiace prendere atto di una politica che promette pressione fiscale più bassa a parole ma poi, nei fatti, colpisce le categorie.
C’è stata una revisione delle tariffe, sia per la parte domestica, quindi per i cittadini, che per le imprese, dovuta ad una deliberazione assunta dall’autorità garante in materia, che ha dato dei criteri agli ambiti territoriali in cui la nostra Provincia è divisa per identificare la parte fissa e variabile delle tariffe.
Le tariffe, però, sono diventate eccessivamente onerose. È scocciante sentire sempre parlare di sconti, di aiuti e di agevolazioni per le imprese, ma ogni volta arrivano nuovi carichi ed oneri.
Non vogliamo favoritismi né pietismi, ma vogliamo che ci sia una valutazione equa e sostenibile per tutti: per chi deve erogare il servizio e per chi ne usufruisce.
Chiediamo un incontro urgente con la Provincia, i Gestori e l’Assemblea dei Sindaci, al fine di affrontare questa tematica e individuare possibili rimedi a tutela delle strutture ricettive del territorio.