• Albergatori sul piede di guerra se sale iva - Pianeta Tursimo - Angelo Berlangieri

    Albergatori sul piede di guerra se l’Iva sale al 23%

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    Come Unione Provinciale Albergatori di Savona siamo molto preoccupati per il probabile aumento dell’iva dal 10 al 23%.
    La folle proposta del Movimento 5 Stelle potrebbe mettere seriamente in crisi il settore turistico della provincia savonese, colonna portante della nostra economia per incidenza sul pil e posti di lavoro creati.
    Siamo di fronte ad una vera e propria stangata, che rischia di ammazzare l’industria turistica già fortemente penalizzata dalla concorrenza straniera.
    Aumentare l’iva di 13 punti percentuali, significa andare completamente fuori mercato con un notevole incremento dei costi per i nostri clienti.
    Con questa misura, inoltre, verrebbero notevolmente penalizzati soprattutto gli stranieri, che rappresentano oltre il 50% dei turisti della nostra provincia.
    Come albergatori siamo pronti a far sentire la nostra voce: se l’aumento venisse confermato, siamo pronti a chiudere gli alberghi e a scendere in piazza con una grande manifestazione sotto le finestre di Montecitorio.
    I turisti che dovessero pagare l’albergo con carte di credito o bancomat, cioè in modalità tracciabile, successivamente verrebbero rimborsati dell’aggravio, attraverso un credito d’imposta che andrebbe a scalare l’imposizione fiscale a carico del contribuente.
    Ai titolari di redditi incapienti, invece, verrebbe inviato un rimborso cash.
    La restituzione dell’aggravio dell’iva sarebbe comunque una sciocchezza, in quanto creerebbe comunque un contraccolpo alla liquidità delle famiglie tra il momento in cui sarebbero avvenuti i pagamenti e quello in cui verrebbero rimborsati.

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  • Due questioni su scontrini e ricevute fiscali Ministro Tria - Pianeta Turismo - Angelo Berlangieri

    Due questioni su scontrini e ricevute fiscali all’attenzione del Ministro Tria

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    In questi giorni cimentandoci negli adempimenti sull’obbligo di memorizzazione e trasmissione online di scontrini/ricevute ci siamo imbattuti in un problema e in un provvedimento quanto meno bizzarro:

    1) il 1° luglio per chi ha volumi di affari superiori a 400.000 euro scatta l’obbligo degli scontrini online (per tutti gli altri si parte dal 1° gennaio 2020). A meno di 45 giorni dall’ora x dei due strumenti utilizzabili per adempiere: uno la procedura web non è ancora online è considerato che adesso (si spera!) dovrebbe iniziare la “stagione” del lavoro anche se dovesse essere in linea a giugno manca materialmente il tempo per impararne l’uso e la familiarità; l’altro, l’uso dei registratori di cassa telematici, sconta il ritardo nell’emanazione delle specifiche tecniche con fornitori e venditori in oggettiva difficoltà a far fronte alle richieste delle imprese! In sintesi nessuno si vuol sottrarre ai nuovi obblighi tuttavia è auspicabile l’esser messi nella condizione di poterlo fare secondo modalità e tempistiche ragionevoli, pertanto la proroga al 1° gennaio 2020 dell’obbligo penso che sia una richiesta ragionevole e sensata!

    2) Nel nostro paese dal 1° gennaio 2020 dovrebbe andar in scena la “lotteria delle ricevute/scontrini” nel senso che per ogni euro di spesa si avrà diritto a 10 biglietti virtuali, con una maggiorazione del 20% se si paga con la carta di credito, che parteciperanno ad estrazioni mensili e annuali! È chiaro lo scopo di lotta all’evasione fiscale. Tuttavia, nella mia più che probabile follia, ritenevo che lo Stato potesse/dovesse agire usando strumenti come i controlli, la detrazione dalle tasse delle spese sostenute, il favorire la riduzione dei costi connessi all’uso delle carte di credito, ecc. ma non inventandosi una lotteria con buona pace di tutte le dichiarazioni di voler combattere le ludopatie!

    A quando la Lotteria di Capodanno per chi paga le tasse?
    Francamente, visto anche l’antecedenza del provvedimento, mi auguro che si lasci da parte la Riffa del Fisco e si proceda su percorsi rigorosi ed efficaci meno fantasiosi ma, a mio modesto parere, più sensati!

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  • UPA Savona si rivolge al nuovo Governo via le imposte sui televisori in camera - Angelo Berlangieri - Pianeta Turismo

    UPA Savona si rivolge al nuovo Governo: via le imposte sui televisori in camera

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    «Via Siae, Scf e Imaie per tenere i televisori nelle camere degli hotel, imposte anacronistiche e senza senso». L’appello è degli albergatori o meglio dell’Unione Provinciale Albergatori ed è rivolto al Governo M5S-Lega.
    Si tratta delle “gabelle minori”. Togliere queste gabelle non ha alcun costo per il bilancio dello Stato e che se anche non risolvesse i problemi del turismo darebbe un segnale di attenzione verso un’economia da sempre poco considerata.
    Sono tasse assurde, simili alle accise sulla benzina che ancora si pagano per la guerra in Etiopia. E allora visto che sentiamo parlare di “voglia di cambiamento”, di “spallate al passato” il mondo imprenditoriale turistico chiede un segnale forte di attenzione da parte del governo.
    In particolare a finire nel mirino dell’Upa sono la Siae, la Scf ovvero la tassa dei supporti fonografici (DVD) e l’Imaie, ovvero la tassa per gli artisti interpreti ed esecutori di opere cinematografiche ed assimilate.
    Se non si pagherà più l’Imaie, l’Istituto Mutualistico Artisti Interpreti o Esecutori, non credo che Brad Pitt fallirà e sarà costretto a chiedere aiuto ad un ente assistenziale. Manca solo che ci facciano pagare la pensione ai calciatori, poi le abbiamo viste tutte. Del resto molti dei nostri clienti in televisione guardano le partite di calcio. Perché aggiungere altri oneri e adempimenti?.
    La verità è che gli albergatori già pagano un canone Rai piuttosto oneroso e che incide sui bilanci delle strutture ricettive. La stessa Rai già paga, a sua volta, diritti agli autori, ai produttori e agli interpreti/esecutori dei programmi – compresi film e simili – che trasmettono.
    Togliere quelle imposte sarà un chiaro segnale di cambiamento da parte di un esecutivo che ha sbandierato la volontà di far ripartire il Paese anche perché le tv in camera sono uno dei tanti servizi di ospitalità alberghiera non certo un fattore di competitività o di ritorno economico diretto o indiretto.
    Come albergatori chiediamo anche maggiore attenzione all’imprenditoria turistica.
    Purtroppo nessun governo ha mai aiutato, se non con qualche sporadico intervento, gli imprenditori del nostro settore. Speriamo ora in un’inversione di tendenza per rilanciare davvero il sistema turistico con l’aiuto della politica e in questo caso del governo.

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