
Il turismo in Liguria rispetto alle regioni competitor
Tag:Alberghi, Anno 2015, Anno 2018, Arrivi e Presenze, Costi e Ricavi, Economia, Impresa, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, Italia, Lavoro, Liguria, Marketing, Marketing strategico, Marketing turistico, Osservatorio Turistico Regionale della Liguria, Pianeta Turismo, Politiche Turistiche, Prodotto Interno Lordo, Provincia di Savona, Soggiorno, Strutture alberghiere, Strutture extralberghiere, Strutture ricettive, Turismo internazionale, Turismo nazionale, Turismo over 50, Turismo straniero, Unioncamere Liguria, Unione Albergatori Provincia di Savona, Università di Genova, Upa Savona, Vacanza, Valore aggiunto del turismoL’Osservatorio Turistico Regionale della Liguria ha presentato l’indagine sui “Mercati stranieri nelle regioni competitor della Liguria” elaborata con il contributo dell’Università di Genova.
Il Piano del Turismo 2020 di Regione Liguria distingue tre categorie di mercati target per il settore: strategici, prioritari e complementari.
I mercati strategici sono Italia, Germania, Francia e Svizzera. Quelli prioritari sono USA, Olanda, UK, Belgio e Austria.
Vi sono poi i complementari, ovvero Canada, Cina, Norvegia, Svezia, Danimarca, Russia, Polonia e Spagna. L’ultima indagine dell’Osservatorio ha messo in relazione i dati liguri riferiti a questi paesi, rispetto a quelli registrati da un gruppo di regioni individuate quali potenziali competitor (Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Toscana).
L’andamento delle presenze straniere registrate dal 2015 al 2017 nelle strutture ricettive mostra una curva crescente per tutte le regioni prese in esame, con un trend di crescita simile, nei valori percentuali, per Liguria e Emilia Romagna, pur diverse per valori assoluti.
A riguardo dei mercati strategici, l’incremento di turisti stranieri in Liguria è molto soddisfacente. Rispetto al mercato tedesco la Liguria supera gli incrementi di Emilia Romagna e Toscana. Per le provenienze da Francia e Svizzera si ha un ottimo risultato, con l’incremento più elevato dopo la Puglia, a fronte di arretramenti di Toscana, Emilia Romagna e Abruzzo. Nel complesso il posizionamento della regione per i mercati strategici appare rafforzato.
Dall’analisi dei mercati prioritari, in Liguria aumentano in modo soddisfacente i turisti in arrivo dal Belgio (l’incremento è superiore alla media, terza regione dopo Friuli e Puglia) e dall’Olanda (risultato sopra la media). I turisti provenienti dall’Austria e dagli USA aumentano moderatamente. In controtendenza, rispetto all’espansione registrata nelle altre regioni, il turismo proveniente dalla Gran Bretagna
Rispetto infine ai mercati complementari, si segnala l’incremento di turisti stranieri in arrivo dalla Svezia (+20%), che crescono anche nelle regioni competitor, mentre il turismo proveniente dalla Cina vede una contrazione tanto nella nostra regione quanto in Toscana, Emilia Romagna e Friuli.
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Mercati stranieri nelle regioni competitor della Liguria |Maggiori informazioni

Il movimento turistico in Liguria e in provincia di Savona a luglio 2018
Tag:Alberghi, Anno 2017, Anno 2018, Arrivi e Presenze, Costi e Ricavi, Economia, Impresa, Italia, Lavoro, Liguria, Marketing, Marketing strategico, Marketing turistico, Osservatorio Turistico Regionale della Liguria, Pianeta Turismo, Politiche Turistiche, Provincia di Savona, Soggiorno, Strutture alberghiere, Strutture extralberghiere, Strutture ricettive, Turismo internazionale, Turismo nazionale, Turismo over 50, Turismo straniero, Unione Albergatori Provincia di Savona, Upa Savona, VacanzaL’Osservatorio Turistico Regionale della Liguria ha pubblicato i dati relativi agli arrivi ed alle presenze in Liguria a luglio 2018.
Rispetto allo stesso periodo del 2017, in Liguria gli arrivi sono diminuiti dello 0,3%, mentre le presenze sono diminuite quasi del 2%.
Nelle province di Genova e La Spezia si registrano segni positivi sia per gli arrivi che le presenze: a Genova arrivi in aumento del 3,52% e presenze dell’1,53%, mentre a La Spezia in aumento rispettivamente del 2,85% e dello 0,53%.
In quelle di Imperia e Savona, invece, si registrano segni negativi: a Imperia arrivi in diminuzione dell’1,65% e presenze del 2,48%, mentre a Savona diminuzioni del 5,92% per gli arrivi e del 5,06% per le presenze.
A livello regionale, gli arrivi italiani diminuiscono del 3,39%, mentre quelli stranieri aumentano del 3,84%.
Per le presenze, invece, quelle italiane diminuiscono del 4,82%, mentre quelle straniere aumentano del 2,53%.
Infine, in provincia di Savona sia gli arrivi italiani che quelli stranieri sono diminuiti quasi del 6%, mentre le presenze italiane sono diminuite del 5,3% e quelle straniere del 4,33%.
Osservatorio Turistico Regionale della Liguria
Analisi del movimento turistico
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Le abitazioni private per vacanza: i proprietari e gli affittuari
Tag:Abitazioni private, Alberghi, Anno 2017, Arrivi e Presenze, Costi e Ricavi, Economia, Impresa, Isnart, Italia, Lavoro, Liguria, Marketing, Marketing strategico, Marketing turistico, Osservatorio Turistico Regionale della Liguria, Pianeta Turismo, Politiche Turistiche, Prodotto Interno Lordo, Provincia di Savona, Soggiorno, Strutture alberghiere, Strutture extralberghiere, Strutture ricettive, Turismo internazionale, Turismo nazionale, Turismo over 50, Turismo straniero, Unione Albergatori Provincia di Savona, Università di Genova, Upa Savona, Vacanza, Valore aggiunto del turismoL’indagine dell’Osservatorio Turistico, dedicata al “Turismo nelle abitazioni private”, ha permesso di tracciare le caratteristiche strutturali dell’offerta e la soddisfazione rispetto alle abitazioni utilizzate, oltre che i comportamenti turistici della domanda che alloggia in seconda casa e la spesa individuale effettuata sul territorio dai vacanzieri delle abitazioni private. L’offerta di abitazioni per vacanza si compone di appartamenti di media grandezza, che dispongono prevalentemente di due camere da letto; in un minor numero di casi di una sola o di tre camere; più rari gli appartamenti con quattro o cinque camere. Complessivamente le abitazioni private utilizzate per vacanza hanno in media dai 4 ai 5 posti letto. La capienza delle abitazioni usate direttamente dai proprietari supera tuttavia la media sia in camere disponibili sia in posti letto.
L’offerta di immobili utilizzati a fini turistici soddisfa i vacanzieri, i quali la giudicano complessivamente con un voto pari a 7,2 su 10. Leggermente più severi gli italiani. I canali più graditi per la prenotazione dell’alloggio in affitto risultano essere le agenzie intermediarie (31%) e i siti specializzati (30%); il 16% preferisce invece prenotare contattando direttamente il proprietario.
Il costo medio degli immobili è pari a 576 euro a settimana. I soggiorni durano prevalentemente sette giorni.
I proprietari delle abitazioni private spendono in media durante il soggiorno 42 euro a persona per gli acquisti sul territorio (ristoranti e pizzerie, cibi e bevande acquistati al supermercato, caffè e pasticceria, shopping, attività ricreative e prodotti enogastronomici). I turisti che alloggiano in abitazioni private in affitto spendono invece 251 euro (444 gli stranieri e 48 gli italiani) per il viaggio andata e ritorno, mentre per tutte le altre spese effettuate sul territorio 38 euro al giorno a persona, in primis per pranzi e cene in ristoranti e pizzerie (più di 14 euro in media), per lo shopping (quasi 14 euro) e per attività sportive (più di 11 euro).