
Il manifesto del turismo sostenibile per viaggiare in modo responsabile
Tag:Alberghi, Anno 2015, Anno 2016, Anno 2017, Economia, Fondazione Univerde, Ipr Marketing, Lavoro, Life Gate, LifeGate Experience, Onu, Pianeta Turismo, Provincia di Savona, Strutture ricettive, Turismo, Turismo sostenibile, Unione Albergatori Provincia di Savona, VacanzaL’Onu ha dichiarato il 2017 l’anno internazionale del turismo sostenibile, puntando l’attenzione non solo sull’impatto che la presenza di turisti comporta sull’ambiente, ma anche sull’importanza del turismo sostenibile come veicolo per “diffondere consapevolezza del grande patrimonio delle varie civiltà” e apprezzare “i valori intrinsechi delle diverse culture, contribuendo così al rafforzamento della pace nel mondo”.
Per turismo sostenibile si indica un modo di viaggiare rispettoso del pianeta, che non altera l’ambiente – naturale, sociale e artistico – e non ostacola lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche.
Si tratta di un turismo non distruttivo, con un impatto ambientale basso e che punta a favorire le economie più in difficoltà.
La definizione si oppone a quella di turismo di massa, che non tiene conto delle specificità dei territori, è invasivo e spesso non favorisce lo sviluppo economico, sociale e ambientale a livello locale.
Scegliere di viaggiare in maniera sostenibile significa contribuire a ridurre l’impatto del turismo sull’ambiente e a preservare la salute del pianeta e dei suoi luoghi, culture e tradizioni.
Nel 2016, il giro economico legato al turismo ha sfiorato, a livello internazionale, i 1.260 miliardi di dollari, con circa un miliardo e 200 mila viaggiatori.
Nel 2015, gli italiani che hanno dichiarato di fare turismo sostenibile sono stati il 16%, come riporta il sesto rapporto “Italiani, turismo sostenibile ed ecoturismo”, a cura di Ipr Marketing e Fondazione Univerde, mettendo in evidenza come il 44% del campione affermi di essere disposto a pagare di più (tra il 10 e il 20%) la vacanza pur di avere accesso a servizi sostenibili, mentre 41% del campione dichiara di informarsi sulla sostenibilità delle strutture ospitanti.
LifeGate, invece, ha appena lanciato LifeGate Experience, progetto che punta a supportare e orientare i viaggiatori “responsabili”, pubblicando anche il manifesto del turismo sostenibile, con le indicazioni su come diventare viaggiatori responsabili.
Eccone la sintesi dei 10 punti:
- Preferire strutture sostenibili
Dare la precedenza agli alberghi che non sprecano risorse ed energia e operano in maniera etica e virtuosa, valorizzando il territorio e il contesto sociale nei quali sono inseriti. - Visitare aree ad alto valore naturalistico e culturale
Inserire nel programma di viaggio escursioni ai siti di valore naturalistico e culturale riconosciuti dall’Unesco quali patrimonio dell’umanità: la tutela di un territorio passa dalla sua conoscenza. - Scegliere modalità di trasporto ecosostenibili
Optare per la mobilità dolce che annulla, o perlomeno riduce, le emissioni inquinanti utilizzando come mezzi di trasporto auto elettriche, treni e biciclette. - Valorizzare i prodotti tipici locali, a chilometro zero e biologici
Scoprire le tradizioni culinarie del territorio per conoscerne la cultura e consumare prodotti locali, bio e a chilomtro zero per incentivare l’economia locale e tutelarne l’ambiente. - Rispettare i costumi, la cultura e gli stili di vita locali
Avere una disposizione d’animo aperta alla conoscenza, all’incontro e al dialogo, senza pregiudizi o preconcetti: il rispetto per l’altro è il requisito fondamentale per un turismo davvero sostenibile. - Favorire l’economia, le tradizioni, l’artigianato locale
Acquistare prodotti tipici di artigianato per supportare le attività locali e mantenerne vive le tradizioni. - Scegliere operatori che organizzano viaggi “etici”
Fare del viaggio un’occasione non solo per vedere e scoprire luoghi diversi, ma anche per impegnarsi concretamente in favore delle comunità meno fortunate. - Pianificare il viaggio in modo consapevole, informarsi, “studiare”
Documentarsi prima del viaggio sulla storia, l’economia e le tradizioni dei luoghi che si andranno a visitare, pianificando i percorsi e gli itinerari in anticipo. - Pensare all’impatto ambientale del viaggio e limitarlo
Valutare ogni azione del viaggio (spostamenti, acquisti, ecc) nell’ottica dell’impatto che avrà sull’ambiente e impegnarsi per ridurlo. - Informarsi, condividere esperienze e buone pratiche con la tecnologia
Utilizzare la tecnologia. Per esempio, alcune applicazioni per smartphone anche in assenza di connessione consentono di seguire itinerari e percorsi raccontando i territori. La tecnologia consente anche di “fare rete” e coinvolgere e informare altri sulle buone pratiche di sostenibilità.
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