
La situazione del turismo in Liguria a novembre 2018
Tag:Alberghi, Anno 2017, Anno 2018, Arrivi e Presenze, Costi e Ricavi, Economia, Impresa, Italia, Lavoro, Liguria, Marketing, Marketing strategico, Marketing turistico, Osservatorio Turistico Regionale della Liguria, Pianeta Turismo, Politiche Turistiche, Prodotto Interno Lordo, Provincia di Savona, Strutture alberghiere, Strutture extralberghiere, Strutture ricettive, Turismo internazionale, Turismo nazionale, Turismo straniero, Unione Albergatori Provincia di Savona, Upa Savona, Vacanza, Valore aggiunto del turismoL’Osservatorio Turistico Regionale della Liguria ha pubblicato i dati relativi all’andamento turistico in Liguria, aggiornato a novembre 2018.
“Sicuramente il crollo del Ponte Moranti e le devastanti mareggiate verificatesi a fine ottobre hanno compromesso la buona riuscita della stagione. Nonostante questi eventi, che hanno messo a dura prova i liguri e tutta l’economia regionale, la lieve contrazione registrata nel mese di novembre deve essere letta come un ottimo dato che va al di sopra di ogni previsione; ma soprattutto ci conforta la vicinanza di tanti, italiani e stranieri, che hanno scelto comunque la Liguria come meta delle loro vacanze, dimostrando vicinanza ad una popolazione duramente colpita.
Nel mese di novembre si è registrata in Liguria una contrazione di arrivi e presenze, rispettivamente -4,4% e -2,7%, rispetto ad un anno fa ma in netta ripresa rispetto ad ottobre: da un’analisi più dettagliata dei dati si evince un andamento migliore per le strutture alberghiere e, rispetto alla tipologia del turista, per la componente italiana.
Nell’arco dei primi 11 mesi dell’anno la situazione appare migliore, con un recupero delle strutture extralberghiere e degli stranieri.
GENOVA
Nel mese di novembre (dati non ancora consolidati, con un indice di rispondenza da parte delle strutture pari al 97,98%) la provincia di Genova ha registrato 79.238 arrivi (-0,13%), di cui 49.536 italiani (+1,13%) e 29.702 stranieri (-2,15%), e 179.550 presenze (+2,96), di cui 114.903 italiane (+6,83%) e 64.647 straniere (-3,28%).
Nei primi 11 mesi dell’anno è stato superato un milione e 600mila arrivi (+0,52%) e le giornate di presenza sono state quasi 3milioni e 900mila (-0,38%): i clienti italiani sono cresciuti dello 0,54% e quelli stranieri dello 0,50%, le presenze italiane sono calate dello 0,65% mentre quelle straniere solo dello 0,09%.
Le strutture alberghiere (comprensive di alberghi, locande, residenze d’epoca, alberghi diffusi e residenze turistico alberghiere) hanno accolto nel mese di novembre 69.810 clienti (-1,44%) e registrato 149.503 giorni di presenza (+1,64%); quelle extralberghiere 9.428 clienti (+10,83%) e 30.047 presenze (+10,09%).
Nel periodo gennaio-novembre le strutture alberghiere hanno registrato un calo dello 0,84% per quel che riguarda gli arrivi e dell’1,51% per le presenze; trend più positivo per le strutture extralberghiere che, pur se con dati quantitativamente inferiori, hanno guadagnato il 6,99% in più della clientela e il 3,08% in più delle presenze.
In calo le presenze dei lombardi (-1,70%) che con 634.414 giornate si confermano al primo posto. Seguono i liguri con 285.340 presenze, in aumento dell’1,07%, e i piemontesi (-3,56%).
Sul fronte straniero i francesi, pur se in calo, restano saldi al primo posto con oltre 242mila presenze seguiti dai tedeschi (-2,69%) con quasi 230mila presenze. Da evidenziare la costante crescita degli americani (+2,88%) che si posizionano ad un soffio sotto gli svizzeri (in perdita del 10,92%) e degli inglesi (+15,02%).
IMPERIA
Nell’estremo ponente (indice di rispondenza pari al 95,79%) gli arrivi sono stati 21.853 (-8,69%), di cui 12.768 italiani (-1,82%) e 9.085 stranieri (-16,87%). Le giornate di presenza sono state 57.922, di cui 37.943 riconducibili agli italiani (+5,97%) e 19.979 agli stranieri (-14,41%).
Nei primi 11 mesi del 2018 gli arrivi sono diminuiti del 2,00% (-4,18% gli italiani, +0,41% gli stranieri) e le presenze del 2,94% (-5,11% gli italiani, +0,01% gli stranieri).
Dai dati si evince che nel mese di novembre gli arrivi nelle strutture alberghiere sono diminuiti del 9,09% e in quelle extralberghiere del 6,83%; le giornate di presenza hanno subìto un ridimensionamento solo nelle strutture alberghiere, -4,52%, mentre sono cresciute in quelle extralberghiere, +2,91%.
Dall’analisi del periodo nel suo complesso, nelle strutture alberghiere gli arrivi hanno registrato una diminuzione dello 0,93% e le presenze dello 0,30%, in quelle extralberghiere i clienti si sono ridotti del 5,04% e le giornate di presenza del 7,14%.
Piemontesi e lombardi guidano la classifica, pur registrando entrambi un calo di presenze, rispettivamente del 7,27% e del 6,77%.
I tedeschi guidano incontrastati la classifica degli stranieri, con oltre 370mila presenze, in calo dello 0,94%, seguiti a distanza dai francesi (+1,91%) e dagli svizzeri (-4,81%). Anche in questa provincia si evidenzia la crescita dei britannici, +12,83%.
SAVONA
I dati ancora provvisori della provincia di Savona (indice di rispondenza delle strutture pari al 96,13% del totale), ci presentano per il mese di novembre una situazione non ancora positiva: in calo del 10,36% gli arrivi, più marcato tra gli italiani (-11,45%) rispetto agli stranieri (-7,88%), e del 12,02% le presenze, determinata dalla flessione sia degli italiani (-11,24%) che del mercato straniero (-13,74%).
Migliora nettamente il quadro se allarghiamo l’analisi ai primi 11 mesi dell’anno: -3,75% gli arrivi (italiani -3,18%, stranieri -5,23%), -4,33% le presenze (-3,84% gli italiani, -5,71% gli stranieri).
Diminuiscono gli arrivi nelle strutture alberghiere, che da 20mila circa scendono a poco meno di 19mila (-8,40%), come pure le presenze, scese al di sotto di 50mila (-8,42%). Analoga situazione per le strutture extralberghiere, che hanno registrato un calo del 17,43% negli arrivi e del 19,56% nelle presenze.
Nei primi 11 mesi dell’anno i clienti delle strutture alberghiere sono diminuiti del 4,52% e le presenze del 4,39%; più contenuto il calo negli esercizi extralberghieri, pari all’1,81% negli arrivi e al 4,20% nelle giornate di presenza.
Stabili al primo posto i lombardi con oltre 1milione e 800mila presenze (-4,70%), seguiti dai piemontesi anche loro in calo del 3,52% con circa 1 milione e mezzo di presenze. Molto distaccati tutti gli altri.
Germania con quasi 500mila presenze (-7,89%), Svizzera (-5,08%) e Paesi Bassi (-11,15%) guidano la classifica dei Paesi esteri. Il Regno Unito raggiunge quota +32,13%.
LA SPEZIA
Sulla base dei dati che hanno comunicato le strutture ricettive (solo l’87,57% sul totale), nel mese di novembre la provincia di La Spezia ha registrato un sensibile calo sia negli arrivi (-7,57%) che nelle presenze (-7,47%).
Dei 21.781 clienti, quasi il 50% è costituito da stranieri, in diminuzione del 12,06%, e il resto da italiani, in calo del 2,63%. Simile ripartizione per le giornate di presenza: +2,29% gli italiani, -16,47% gli stranieri.
Dall’analisi dei primi 11 mesi del 2018, i numeri per gli stranieri sono più confortanti: +4,99% i clienti arrivati, +1,62 le giornate di presenza; in calo invece la compagine nazionale (-2,80% gli arrivi, -3,80% le presenze).
Nel mese di novembre gli alberghi hanno accolto 13.850 clienti (-3,74%) e registrato 31.895 presenze (-2,85%) mentre appare più incisivo il calo nell’extralberghiero, -13,58% gli arrivi, -14,30% le presenze.
Nel periodo gennaio-novembre gli arrivi negli alberghi sono aumentati dello 0,44% e nelle strutture extralberghiere del 3,83%; positivo il dato anche per quanto riguarda le presenze nelle strutture extralberghiere (+1,84%) a fronte di un calo negli esercizi alberghieri (-3,07%).
Dopo i lombardi, con oltre 311mila giornate di presenza (-0,05%), si registra un importante presenza dell’Emilia Romagna (+2,79%), seguita dalla Liguria (-2,60%).
Con un incremento del 12,57% la Francia è il primo Paese straniero per giornate di presenza, 311.897, e subito dopo gli Stati Uniti con 229.610 giorni (+5,65%). La Germania è terza con 167.930 presenze (-8,54%).
Anche nell’estremo levante si rileva un discreto incremento di turisti britannici, +7,03%.”